In un passato meno tecnologico quasi tutti conducevano una vita molto meno sedentaria rispetto ad oggi. Questo perché quotidianamente si era obbligati ad avere abitudini molto più “sane” dal punto di vista del movimento e dell’esercizio fisico. Oggi sappiamo che l’attività fisica ha una comprovata azione positiva sul sistema immunitario che si manifesta concretamente in una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, diabete, malattie tumorali e depressive. L’effetto virtuoso sulla salute è così ampio perché ciò che l’attività fisica costante e moderata fa è una riduzione dello stato di infiammazione dell’organismo. Un livello cronico di infiammazione, infatti, è sempre alla base di queste patologie. C’è però un limite di attività fisica oltre il quale le difese immunitarie dell’organismo tendono a diminuire invece che aumentare. In pratica c’è un miglioramento fino a un certo livello di attività fisica, ma se si esagera e si procede oltre, subentra un peggioramento. E’ il fenomeno che si osserva negli atleti professionisti, che proprio a causa dei loro lunghi allenamenti risultano più sensibili alle infezioni delle prime vie respiratorie. Quindi dedichiamoci sì ad attività fisiche regolari ma che siano sostenibili in relazione alla nostra età e condizione di vita generale.
(Riccardo Campagnoli De Francesco)