LE APNEE notturne sarebbero un fattore di rischio per il glaucoma, una malattia cllegata alla pressione troppo ata degli occhi. Secondo la Glaucoma Research Foundation sembra infatti che chi soffre di apnee ostruttive durante il sonno – cioè pause ripetute del respiro quando si dorme – abbia un rischio di dieci volte maggiore di sviluppare questa malattia, probabilmente a causa delle alterazioni della pressione oculare: il mancato afflusso di ossigeno nel sangue e la diminuzione quindi della “saturazione” è in grado di indurre danni al nervo ottico. Si crea un ambiente che risente della mancanza di ossigeno in maniera costante e una sofferenza che aumenta la pressione intraoculare a valori che superano i 21 mm/Hg considerati “normali”.
• SOTTOPORSI A CONTROLLI PERIODICI
“Si tratta di una connessione particolarmente subdola e pericolosa che rende ragione ulteriore di trovare un trattamento efficace per questo disturbo del sonno. In particolare i soggetti con apnea diagnosticata dovrebbero sottoporsi a controlli periodici regolari per intercettare al più presto eventuali segni di malattie oculari e impostare una terapia che rallenti la progressione della malattia” spiega Luciano Quaranta, responsabile del Centro per il Glaucoma degli Spedali Civili di Brescia.
Per individuare se le apnee avessero conseguenze a livello oculare “è stata utilizzata un’innovativa lente a contatto che ‘registra’ le fluttuazioni della pressione intraoculare in continuo grazie ad un particolare sensore, Cls, che intercetta e registra le variazioni della curvatura e nella circonferenza della cornea che si verificano in risposta ai cambiamenti pressori. L’uso di queste speciali lenti a contatto – aggiunge l’esperto – avviene in concomitanza con la polisonnografia, l’esame che registra i cambiamenti notturni e le apnee, in modo da verificare se la pressione dell’occhio aumenta in corrispondenza dell’episodio di apnea”.
• NON SOLO GLAUCOMA
Oltre a infarto, ictus – per cui il rischio aumenta di quattro volte – e adesso danni oculari, le apnee notturne sono anche la causa di numerosi incidenti stradali: 12mila ogni anno quelli riconducibili a questa causa, con un bilancio di 250 morti all’anno.